Marmo macchiato e corroso: For Facility restituisce splendore alle superfici più delicate

Il marmo è una delle superfici più nobili e raffinate, ma anche una delle più delicate: basta poco per alterarne la naturale lucentezza. Macchie apparentemente innocue, come quelle provocate da sostanze acide — ad esempio succo di limone, vino bianco o detergenti non specifici — possono infatti lasciare aloni opachi o corrosi, compromettendo l’estetica del materiale e il prestigio degli ambienti in cui è collocato.

Quando ci troviamo di fronte a una macchia corrosa su marmo, in realtà non si tratta di una semplice macchia superficiale, bensì di un’incisione chimica sulla superficie della pietra. Il marmo, essendo composto prevalentemente da carbonato di calcio, è estremamente sensibile agli acidi: questi ultimi non si limitano a sporcare, ma letteralmente corrodono lo strato superficiale, creando quell’effetto opaco e ruvido al tatto.

La procedura corretta per il ripristino prevede:

  1. Pulizia preliminare delicata
    Si inizia sempre con la rimozione di eventuali residui superficiali mediante detergenti neutri e non aggressivi, per evitare di peggiorare l’erosione.
  2. Micro-lucidatura o levigatura mirata
    La parte danneggiata viene trattata con paste abrasive specifiche o con dischi diamantati a grana finissima. Questa fase serve a rimuovere lo strato intaccato dalla corrosione, riportando la superficie al livello originario.
  3. Cristallizzazione o lucidatura chimica
    Successivamente, si applica un prodotto cristallizzante che reagisce chimicamente con il carbonato di calcio del marmo, sigillando i micro-pori e restituendo brillantezza alla superficie.
  4. Trattamento protettivo finale
    Infine, è consigliabile proteggere il marmo con un sigillante idro-oleorepellente, che previene l’assorbimento di nuove sostanze potenzialmente corrosive.